A un certo punto è necessario accrescere la responsabilità individuale del paziente. In questo senso, la “responsabilità” si riferisce alle cose che potrebbe fare per prendersi cura di se stesso. (…) Contare su stesso vuol dire acquisire la nozione di disciplina, di lavoro, di produttività e utilità. (…) Quando lavoriamo insieme a lui notiamo un particolare ciclo energetico (…) Dapprima il paziente esita di fronte a un’attività nuova (…) insiste per fare le stesse cose, teme di cadere in una trappola o semplicementedi non riuscirci. Poi se anche è d’accordo, non riesce a cominciare: lo coglie una singolare inerzia (…) si sente a disagio o ha paura che lo si giudichi. Una volta entrato in azione può avere un irrefrenabile entusiasmo o un immediato senso di fallimento. Ma se gli stiamo accanto, vi sarà finalmente la possibilità di completare qualcosa insieme. (…)