Anni di malattia (…) hanno impoverito la vita, il paziente è ora diviso fra il carattere chiuso del mondo del pensiero e il fascino esercitato dal mondo esterno. Invitiamolo a uscire. Non è necessario creare per lui qualche evento speciale; condividiamo semplicemente con lui qualche aspetto della vita sua più ricca. Il tempo che passiamo insieme nel nostro turno di assistenza non è dedicato soltanto a lui, ma anche a noi stessi (…)